Alimentazione e patologie

Sono 10 anni che per motivi di studio, di ricerca e professionale mi occupo di queste patologie.


Ci sono alcune manifestazioni che non sono ancora classificate come dei veri e propri disturbi, ma comunque causano molte complicanze dal punto di vista psicologico, sociale, lavorativo e medico.

Ortoressia deriva dal greco Orthos (giusto) e Orexis (appetito) e indica l’ossessione psicologica per il mangiare sano. Chi soffre di ortoressia è infatti controllato da un vero e proprio fanatismo alimentare, un complesso di superiorità basato sul cibo che lo porta a disprezzare chi non mangia sano.

 

 

Vigoressia, o bigoressia (dall’inglese “big”, grosso), è un disturbo psicologico che si può classificare all’interno dei “nuovi” disturbi alimentari, come ortoressia (ossessione per il cibo ritenuto sano), drunkoressia (digiunare per poi poter assumere alcolici in quantità, senza ingrassare), e pregoressia (alimentarsi il meno possibile in gravidanza per evitare di aumentare di peso); la vigoressia è caratterizzata da una seria dispercezione corporea, opposta a quella dell’anoressia nervosa, che porta il soggetto a sentirsi sempre troppo esile, gracile e magro, temendo di apparire “piccolo”, debole ed anche inadeguato.

 

 

Pregoressia: la paura delle donne incinte di ingrassare.

Quando una donna è incinta, è normale che prenda tra i 9 e i 14 chili. Anche se questo dato varia a seconda dei casi, di norma dopo il primo trimestre, la madre prende un chilo e mezzo al mese. Tuttavia, alcune donne incinte sviluppano la pregoressia, un disturbo noto come l’anoressia delle donne incinte e che infrange questa regola.

Non prendono peso o addirittura ne perdono, e non assumono i nutrienti essenziali. Tutto questo impedisce che il feto possa crescere bene. Pertanto, e nonostante questo accada in un numero limitato di casi, le ripercussioni della pregoressia possono diventare molto gravi sia per la madre che per il feto.

 

 

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